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Terra e progresso

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   TERRA E PROGRESSO (1993)

 

   Quando nascesti

   eri bella,

   eri luminosa e accogliente,

   eri un giardino di fiori

   dai mille struggenti colori.

 

   Respiravi aria pulita

   e l'acque chiare e sorgive

   andavan per rivi sinuosi

   a dissetare madre natura

   con dolcezza

   e in giusta misura.

 

   Nella notte senza lumi

   brillavano limpide stelle

   e al tenue chiarore di luna

   sognavi le cose più belle.

 

   Poi con amor di svegliava

   la luce soave del sole

   che illuninandoti a giorno ti dava

   un dolce ed equo tapore.

 

   E volteggiavan nei liberi cieli

   stormi d'uccelli festanti

   e branchi d'animali e mandrie

   di specie tra loro diverse,

   si nutriva e pascevan nei boschi

   e nelle praterie invero immense.

 

   E rimase sempre così

   per mille e mille millenni

   fin quando l'Homo Scemus spezzò

   il naturale equilibrio di vita

   che essere allora parea

   di durata oltremodo infinita.

 

    Ma ora, nell'incerto e fosco futuro,

    tra mucche pazze e geni cambiati

    la follia di pochi ci obbliga

    a essere in vita dannati.

 

   Con un vento ribelle nel cuore

   ripenso ai bei giorni e sogno

   una generazione dal grande ingegno

   che sappia legare il progresso

   all'amore per l'antico regno.

 

 

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